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Indagati dalla Procura di Palermo gli “scrocconi” di quotidiani on line

Aggiornamento: 5 apr 2020

Sembra una barzelletta, ma non lo è. Tre distinti signori (un commercialista, che è anche professore universitario e due rappresentanti dello Stato) risultano indagati dalla Procura di Palermo perché avrebbero diffuso illecitamente copie dei principali quotidiani on line.

I materiali protetti in particolare venivano condivisi tramite una chat Telegram, a tutti gli iscritti (oltre 40) ad un gruppo denominato “motociclisti Bmw di Palermo”; l’edicola veniva abusivamente scaricata e quindi inoltrata nella chat.

La Procura si è mossa a seguito di una denuncia del Giornale di Sicilia, storico quotidiano del capoluogo siciliano.

 

Il meccanismo attraverso cui i tre “pirati” agivano è emerso a seguito del sequestro e dell’analisi delle memorie dei loro cellulari.

Gli stessi, tuttavia, hanno declinato ogni responsabilità, assumendo di essere stati iscritti alla chat “a loro insaputa”, circostanza particolarmente strana considerato che i tre risultavano esserne gli amministratori.

L’indagine sarà ovviamente estesa anche a tutti gli altri iscritti alla chat, che rischiano gravi conseguenze per violazione del diritto d'autore.

Ci si chiede anche in questo caso, considerando soprattutto il ruolo professionale e sociale dei tre indagati, se il problema della pirateria e della violazione on line non sia piuttosto un problema culturale, tale per cui i consociati non risultano sufficientemente sensibili al rispetto dei contenuti creativi altrui.

 

A parte il caso di cui in discussione, in cui comunque solo una sentenza definitiva di condanna potrà accertare la effettiva responsabilità degli odierni indagati e gli aspetti surreali, in parte divertenti, della vicenda, il tema è infatti molto serio.

Se il legislatore nazionale non interverrà ad educare e formare i cittadini a partire dalle giovani generazioni, così esperte di stories, tag e like, affinché sia realmente introiettato il rispetto dell’opera creativa altrui, non ci sarà mai sanzione che tenga e saremo tutti molto più poveri di adesso.

 

Per saperne di più: link.



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